Anche quest'anno, le cesoie per la potatura radicale devono essere messe a riposo da marzo a settembre. A partire dal 1° marzo 2025, alberi, siepi, recinzioni vive, arbusti e altre piante legnose non potranno essere tagliati o potati fino a pochi germogli. Ai sensi dell'articolo 39, paragrafo 5, della legge federale sulla conservazione della natura, il divieto non si applica agli alberi nelle foreste, nelle piantagioni a crescita rapida o nei terreni utilizzati per scopi orticoli. Il divieto si applica fino al 30 settembre 2025.
Il regolamento mira a garantire la disponibilità di fiori per gli insetti durante i mesi estivi e a proteggere le specie di uccelli che nidificano nelle siepi e nei cespugli. Molti di questi luoghi di riproduzione naturali sono andati persi negli ultimi anni a causa dei cambiamenti nei metodi di coltivazione agricola. È quindi ancora più importante preservare i siti di nidificazione rimasti nei giardini privati, soprattutto perché anche altri piccoli animali vi trovano un rifugio ideale. Una potatura radicale priverebbe gli animali del loro sostentamento. Il regolamento mira anche a evitare che gli uccelli vengano disturbati durante la stagione riproduttiva e abbandonino i nidi.
Sono consentiti tagli di manutenzione e sagomatura delicati
La Città di Bonn desidera sottolineare che le potature leggere e i tagli di manutenzione per eliminare la crescita delle piante o per mantenere in salute gli alberi sono consentiti anche in primavera e in estate.
Se le potature non devono rimanere nel giardino, ad esempio per fornire un rifugio agli animali, devono essere rimosse il prima possibile. Se sono accettate dagli animali, non devono essere danneggiate o distrutte in quanto utilizzate come luogo di riproduzione o di riposo. Ciò è previsto dalla sezione 44, paragrafo 1, della Legge federale sulla conservazione della natura nel capitolo "Protezione delle specie speciali".
La città chiede il rispetto del divieto di ingresso
La potatura al momento sbagliato può compromettere il successo della riproduzione degli animali. Tuttavia, anche disturbare e disturbare i siti di riproduzione e di riposo può avere un grave impatto sulla cura della prole. Ad esempio, abbandonare i sentieri o lasciare liberi i cani può innescare il comportamento di fuga degli animali. Per questo motivo, nelle aree naturali protette in cui si trovano regolarmente animali degni di protezione, è vietato abbandonare i sentieri o lasciare liberi i cani, tra l'altro per proteggere la fauna selvatica (il cosiddetto divieto di sconfinamento). La città di Bonn chiede pertanto di non abbandonare i sentieri in queste aree.