Loading...
Vai al contenuto

Città federale di Bonn

Calabrone asiatico

Il calabrone asiatico (Vespa velutina) è naturalmente originario del Sud-Est asiatico ed è un parente più piccolo del calabrone europeo (Vespa crabro). Attualmente si sta diffondendo rapidamente in NRW.

Il calabrone asiatico è una specie invasiva.

Una minaccia per la biodiversità

Il calabrone asiatico è considerato una potenziale minaccia per gli insetti autoctoni e le colonie di api. Fa parte dell' elenco dell'UE delle specie esotiche invasive prioritarie (Si apre in una nuova scheda). Le sue punture sono innocue per chi non soffre di allergie e sono paragonabili a quelle di vespe o api.

Le aree di insediamento preferite sono le pianure alluvionali dei fiumi e le frange urbane al di sotto dei 200 metri di altitudine. Durante la stagione riproduttiva, il calabrone asiatico, sociale e formante una colonia, si nutre in modo predatorio di insetti. A causa delle alte densità di popolazione raggiunte nei Paesi limitrofi a ovest, si sospetta che l'insetto cacciatore invasivo possa mettere in pericolo le popolazioni di api selvatiche autoctone o di altri insetti preda, con un impatto negativo sull'attività degli impollinatori e sull'apicoltura.

La vostra osservazione è importante!

Le autorità competenti contano sulla collaborazione della popolazione e degli apicoltori per un'individuazione precoce. Al fine di attuare misure di controllo efficaci ed efficienti, è importante segnalare qualsiasi avvistamento. Chiunque osservi i calabroni asiatici o i loro nidi dovrebbe, se possibile, segnalarlo al portale Neobiota dell'Agenzia statale per la protezione della natura, dell'ambiente e dei consumatori (LANUV) con una foto significativa e i dati relativi alla posizione.

La segnalazione può essere fatta anche all'autorità competente per la conservazione della natura, all'indirizzo  naturschutzbonnde In ogni caso, è importante specificare la posizione esatta e la direzione di volo degli animali.

Informazioni dettagliate con foto sul calabrone asiatico sono documentate nel portale Neobiota della LANUV.