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Città federale di Bonn

Albero 13: Faggio sanguigno

  • Fagus sylvatica "Purpurea Latifolia
  • Europa

Genere

Fagus è il nome latino del faggio. È l'albero più bello e, insieme alla quercia, il più importante della foresta decidua; ha un'età massima di 400 anni. Il genere comprende dieci specie.

Albero deciduo, grande, maestoso, alto oltre 40 metri e ampio per foreste, parchi, giardini e paesaggi, con grandi qualità progettuali ed ecologiche.

I tronchi alti e lisci, di colore grigio-argento, con rami possenti e robusti, sostengono la chioma verde. In bionica è "il modello della cattedrale gotica". Foglie: intere, a punta ovale, lunghe da quattro a dieci centimetri, lisce, verde chiaro, colorazione autunnale giallo-marrone, rimangono attaccate al germoglio per molto tempo fino alla primavera.

I Celti incidevano nel legno di faggio segni di oracoli e dune. In Cina, il faggio è immortalato nell'oracolo sapienziale "Ching". Santa Ildegarda di Bingen usava il legno di faggio come rimedio per i crampi, la febbre e l'itterizia, e la cenere di faggio era usata per curare ulcere e ferite nell'uomo e negli animali.

In vernacolo, durante i temporali si diceva: "Evita le querce, fuggi gli abeti, evita i salici, ma cerca i faggi".

Informazioni sulla specie

Fagus sylvatica "Purpurea Latifolia

Il termine sylvatica è latino e significa appartenente alla foresta o abitante della foresta.

Albero deciduo, di grandi dimensioni, ad alto fusto, con chioma arrotondata e regolare, di ampia diffusione. Altezza finale fino a 30 metri e larghezza della chioma da 25 a 30 metri. Impareggiabile e suggestivo in un popolamento solitario o in gruppo. (Romanticismo del Reno, vista da Godesburg)

Foglie: ovali, appuntite, lunghe fino a dieci centimetri; rosso scuro al germogliamento, poi rosso-nero lucido; colore autunnale: giallo-marrone-arancio.

Fiori: monoici; fiori maschili in grappoli sferici sugli steli; fiori femminili: rossastri a coppie.

Frutti: gusci triangolari, marroni e duri, a coppie, in coppe erette e appuntite, con i noti semi oleosi, le "faggiole".